Nei mesi estivi, oltre al mare e la spiaggia, per molte persone la destinazione preferita sono le montagne. E noto che sempre più persone si stanno appassionando a raggiungere le alte vette, sia per escursioni di un giorno che per trekking di più giorni. Camminare per diverse ore è a livello metabolico un’attività fisica aerobica. Questo significa che durante la camminata effettuiamo uno sforzo che ci consente di mantenere un ritmo respiratorio regolare e di conseguenza un adeguato apporto di ossigeno ai muscoli, consentendo di produrre energia utilizzando le riserve di grasso.
Ovviamente appena scritto vale se manteniamo un ritmo di camminata che permette una respirazione tranquilla e uno sforzo moderato. Nel caso in cui affrontiamo una salita a mo’ di sprint (tipico errore dei principianti!) e magari non siamo neppure sufficientemente allenati, fidatevi non andremmo lontano, la stanchezza ci fermerà molto presto. In montagna, andare piano è meglio: un ritmo più lento per riuscire a mantenere uno sforzo prolungato.
In montagna vige la regola: pian e ben!
Quando manteniamo un ritmo di camminata tranquillo e il lavoro muscolare avviene in condizioni aerobiche significa che la quantità di ossigeno che respiriamo riesce a soddisfare il bisogno dei muscoli ma anche degli altri organi del corpo. Il che risulta particolarmente importante per il sistema digestivo il quale non viene “sacrificato” dall’attività muscolare. Questo significa che durante la camminata possiamo mangiare qualsiasi cosa, dai carboidrati semplici e facilmente digeribili (bevande zuccherate, dolci, pane, prodotti da forno) ai grassi più difficili da digerire (noci, cioccolato…). La digestione avverrà senza problemi significativi e i nutrienti ingeriti saranno utilizzati come fonte di energia durante la camminata.
Quindi, come gestire l’alimentazione in montagna?
Per un’escursione di un giorno, non è necessario preoccuparsi troppo di cosa mangiare o non mangiare. Scegliete cibi a cui siete abituati. Per le escursioni di più giorni, ciò che influisce maggiormente sulla scelta del cibo è il peso degli alimenti, poiché dovrete portarlo sulle spalle. Il mio consiglio è di scegliere alimenti più “leggeri” ovvero i prodotti secchi.
Esempi di fonti di carboidrati sono riso, fiocchi, pane, biscotti e prodotti simili. Come fonte di proteine, carne/pesce in scatola e affettati magri. Un’ottima alternativa sono anche le proteine in polvere, che possono essere facilmente e rapidamente preparate con acqua. Come fonte di grassi, noci e semi. Questi alimenti sono adatti anche perché sono durevoli e si conservano senza problemi fuori dal frigorifero.
Esempio di menù per un’escursione di più giorni in montagna:
- Colazione: fiocchi d’avena con proteine in polvere e acqua, noci e cioccolato fondente;
- Spuntino: noci/cioccolato fondente;
- Pranzo: riso con sgombro in scatola e erbe trovate lungo il cammino (in montagna si trovano facilmente timo, salvia, origano);
- Cena: una volta arrivati al rifugio, possiamo concederci un classico stufato di montagna con la salsiccia, che non manca mai.