La stitichezza non è affatto una cosa buona…
Un cattivo transito intestinale diventa rapidamente un fastidioso problema, specialmente quando si manifesta con regolarità e si accompagna ad altri disagi come gonfiore, tensione addominale, crampi intestinali e addirittura dolori. Oltre a generare sensazioni poco piacevoli, la stitichezza ha un impatto negativo sulla salute generale dell’organismo. Basta pensare che ciò che dovrebbe essere espulso dal corpo rimane bloccato, a lungo, nel tratto intestinale. Spesso sottolineo quanto il benessere abbia le sue radici nell’intestino. È quindi molto importante saper affrontare prontamente la stitichezza. Ma in che modo?
Scoprendo le cause principale della stitichezza!
Diventa essenziale individuare le radici del problema della stitichezza. Nella maggior parte dei casi, si tratta di abitudini che non supportano la motilità intestinale, ovvero la peristalsi. Parliamo di: uno stile di vita sedentario, idratazione insufficiente e carenza di fibre nella dieta.
Inattività fisica
Lungo tutto il tratto intestinale abbiamo dei muscoli. L’intero tratto gastrointestinale, dall’esofago all’ano, è costituito da un involucro di muscoli lisci che consente il passaggio del cibo e dei liquidi dall’ingresso (bocca) all’uscita (ano). Non abbiamo la capacità di controllare direttamente il funzionamento di questi muscoli e la loro contrazione avviene in modo autonomo, si tratta della peristalsi. Anche se non abbiamo un controllo diretto sulla peristalsi, possiamo comunque favorire la motilità del passaggio del cibo con l’attività fisica. Determinati esercizi o sport influenzano notevolmente la motilità intestinale (ad esempio, la corsa, esercizi di torsione del tronco).
Idratazione
Si sa, l’acqua è vita – è un’affermazione che non necessita di ulteriori spiegazioni. Le molecole d’acqua compongono tutti i nostri tessuti e costituiscono l’ambiente in cui le nostre cellule “risiedono”. Un ambiente “asciutto” non è mai benefico, nemmeno nell’intestino. Spesso, la stitichezza è causata proprio da una idratazione insufficiente. L’assorbimento dell’acqua dagli alimenti avviene nell’intestino e se la richiesta di acqua dei tessuti è maggiore rispetto a quanto ne assumiamo, il nostro corpo utilizzerà tutto ciò che ha a disposizione, causando una consistenza compatta delle feci e rendendone difficile il loro passaggio verso l’ano.
Fibre alimentari
Le fibre alimentari sono carboidrati complessi i quali non riescono ad essere digeriti dai nostri enzimi, nel senso che, non vengono spezzettati in molecole assimilabili per scopi energetici e quindi proseguono il loro percorso attraverso l’intestino tenue fino al colon. Lì la flora intestinale ne traggono beneficio, e vengono infine eliminate attraverso le feci. Si tratta quindi di carboidrati non digeribili che percorrono l’intero tratto intestinale. Tutte le sostanze che vengono utilizzate come nutrienti (carboidrati digeribili, proteine, grassi, vitamine e minerali) vengono completamente assorbite già a livello dell’intestino tenue. Quello che effettivamente eliminiamo con le feci sono le fibre alimentari e batteri intestinali. È molto semplice, se non introduciamo abbastanza fibre non avremmo molte feci.