E tu, senti la puzza della pipì dopo aver mangiato gli asparagi?
Un antico mistero!
L’umanità consuma asparagi da oltre 2000 anni e il fenomeno della “pipì di asparagi” è stato registrato fin dall’inizio del XVIII secolo. Nonostante secoli di indagine e oltre 125 anni di ricerca scientifica formale, ancora non ne sappiamo molto. Questa è una questione che ha da sempre incuriosito sia gli scienziati. La storia della ricerca sulla cosiddetta “pipì di asparagi” è in realtà una storia interessante che risale a centinaia di anni fa.
Alcune persone riferiscono che dopo aver mangiato asparagi, la loro urina ha un odore sulfureo simile al cavolo cotto. L’odore insolito emesso dall’urina umana dopo aver mangiato asparagi è stato menzionato nel corso degli anni; ad esempio, Benjamin Franklin notò che “alcuni steli di asparagi mangiati daranno alla nostra urina un odore sgradevole”, mentre Proust scrisse in modo più favorevole che gli asparagi “come in una storia di fate di Shakespeare trasformano il mio vaso da notte in un flacone di profumo”. Questo fenomeno ha anche attirato l’attenzione degli scienziati i quali hanno deciso di studiare il fenomeno.
Uno dei primi uno scienziato polacco di nome Marceli Nencki. Nel suo studio dell’anno 1891, Nencki identificò con successo uno dei principali composti chimici che si ritiene ancora oggi causi l’odore sgradevole dell’urina. Come vedremo, non è ancora chiaro esattamente quale metabolita o combinazione di metaboliti provochi l’odore pungente di zolfo. Il metabolita identificato è il metanetiol, o mercaptano metilico.
Il metanetiol è un composto organico con struttura chimica CH3SH e si ritiene che la molecola di zolfo sia responsabile dell’odore. Altri composti contenenti zolfo potrebbero contribuire all’aroma e diverse concentrazioni di questi metaboliti e diversa capacità di percepirli potrebbero spiegare risultati leggermente inconsistenti nella capacità di percepire il composto in diverse urine.
Le molecole contenenti zolfo in realtà sono presenti in tanti altri alimenti e la domanda sorge spontanea: perché altri alimenti contenenti zolfo come cavolo, uova e cipolle non producono la stessa urina maleodorante? Vedremo che la risposta non è così scontata…
Succede a tutti?
Se non hai mai notato questa pungente e maleodorante urina dopo aver mangiato asparagi e non hai idea di cosa stia parlando, potresti essere una persona che o non produce i composti maleodoranti nella tua urina o non è in grado di percepire quei composti.
I ricercatori in uno studio del 2011 del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, hanno approfondito questo fenomeno e hanno tratto tre conclusioni:
- Alcune persone nello studio erano in grado di percepire la “pipì di asparagi” e altre no. Questa specifica anosmia, o incapacità di percepire un certo odore, è stata associata a un “polimorfismo a singolo nucleotide [SNP] vicino al gene del recettore olfattivo OR2M7”. In percentuali le persone che sono in grado di percepire l’odore sono il 92%, c’è quindi un 8% di persone, che non è in grado di odorare il tipico odore della pipì dopo gli asparagi.
- Alcune persone nello studio non erano in grado di produrre i metaboliti che si ritiene causino l’odore della “pipì di asparagi” in quantità rilevabili e la loro urina non aveva odore. 94% di persone sono in grado di produrre questo aroma nella pipì, il restante 6% invece no.
Ha senso cercare risposte?
Assolutamente sì!
Comprendere il percorso biochimico responsabile della creazione di questi composti contenenti zolfo nell’urina potrebbe illuminare alcuni aspetti attualmente sconosciuti della funzione renale. Molte scoperte avvengono in modo un po’ “per caso” e la comprensione di questo percorso potrebbe portare a importanti scoperte in futuro.
Literatura
- Nencki, M. “Ueber Das Vorkommen Von Methylmercaptan Im Menschlichen Harn Nach Spargelgenuss.” Archiv Für Experimentelle Pathologie Und Pharmakologie 28.3-4 (1891): 206-09. Web. 28 Mar. 2017.
- Franklin, Benjamin, and Carl Japikse. Fart Proudly: Writings of Benjamin Franklin You Never Read in School. Berkeley, CA: Frog, 2003. Print.
- Mitchell, S. C. “Food Idiosyncrasies: Beetroot and Asparagus.” Drug Metabolism and Disposition. American Society for Pharmacology and Experimental Therapeutics, 01 Apr. 2001. Web. 28 Mar. 2017.
- Dalton, Pamela, Nadine Doolittle, and Paul A.s. Breslin. “Gender-specific Induction of Enhanced Sensitivity to Odors.” Nature Neuroscience 5.3 (2002): 199-200. Web. 28 Mar. 2017.
- Excretion and Perception of a Characteristic Odor in Urine after Asparagus Ingestion: a Psychophysical and Genetic Study Marcia Levin Pelchat, Cathy Bykowski, Fujiko F. Duke, Danielle R. Reed Chemical Senses, Volume 36, Issue 1, January 2011, Pages 9–17.